domenica 29 agosto 2010


Domenica Ventinove Agosto Duemiladieci
Posizione 38°25’11’’N  14°57’93’’E
Mollo le cime, il mare si ingrossa, il vento rinforza, Lascio Alicudi non senza la sensazione di aver lasciato qualcosa….
Rotta verso Filicudi, vento da W, rotta per E, vento in poppa ed onda sul giardinetto di sinistra che ci fa surfare e prendere 1 nodo in più.
Arrivo a Filicudi, bella ma diversa da Alicudi, provo a ridossarmi a levante, c’è un campo boe che non permette un buon ancoraggio, chiedo quando costa per attaccarsi ai gavitelli in un mare che entra con forza, mi chiedono 60 euro, saluto e vado via verso Vulcano, nella baia di Levante dove so che dormirò sogni tranquilli senza spendere un euro.
L’arrivo alle formiche di Lipari per poi bordare e costeggiare vulcano è uno spettacolo mozzafiato, passiamo tra le due formiche più grandi, mi volto e vedo il sole scendere all’orizzonte, Alicudi e Filicudi incorniciate dalle Formiche, la scia di Amorgos….. è bellissimo.
Dormire a Vulcano accarezzato dalle onde, con il vento che ti porta l’odore dello zolfo, il cratere che fuma e il sole che arrossa tutto, terra, cielo e mare ti mette in pace non il mondo.

sabato 28 agosto 2010

Sabato Ventotto Agosto Duemiladieci
Posizione 38°32’78’’N  14°21’31’’E
Salpiamo di buon’ora per Alicudi. Un bel Traverso ci spinge fino ad Alicudi, che già da lontano inizia a mostrarsi nella sua selvaggia e primitiva bellezza, un cono vulcanico che sorge dalle acque e niente intorno per miglia e miglia.
Siamo indecisi se cercare di dare fondo o appoggiarsi al piccolo moletto, visto che tutta l’isola non offre nessun ridosso da qualsiasi vento seppur minimo.
Decido per il moletto ed è la scelta più saggia. Ci permettiamo di vivere l’atmosfera magica di questa isola che in questo periodo non vive assolutamente di turismo.
E’ qui su quest’isola riaffiorano alla mente vecchi pensieri, così come la prima volta che misi piede ad Amorgos, la sensazione di aver poggiato i piedi su una “terra” che sa accogliermi, colori forti e profondi, gente semplice con cui parlare di storie “semplici”, dei capperi da vendere, della pesca della prossima notte, dell’orgoglio di raccontare della festa del loro Patrono “San Bartolomeo”.
E poi le storie tipiche di una piccola Isola, della casa di Pasquale dove ti fa da mangiare, di Francesco che ospita per la notte, dei muli che ti portano su fino in cima, del mare che tra poco inizierà ad ingrossarsi… ed allora penso che vivere del tempo qui è un regalo che faccio alla mia anima, svegliarmi la mattina ed incontrare le facce di ogni giorno, fermarsi a parlare di storie e di quello che accadrà, sempre le stesse e sempre le stesse cose, ma giorno dopo giorno un piccolo particolare le rende vive, ed io potrei sentirmi bene. 

venerdì 27 agosto 2010


Venerdì Ventisette Agosto Duemiladieci
Posizione 38°07’88’’N  13°22’94’’E
Rimango un giorno a gironzolare intorno ad Ustica. Molto bello, l’Isola ha dei gavitelli in tutte le baiette più belle dove si può stare, cambiandole quando si vuole, a 5 euro ogni 5 metri.
Camminiamo con Elena fino al monte più alto di Ustica attraverso un vecchio camminamento Borbonico su fino al Forte, da dove si gode di una vista straordinaria.
Torniamo in barca per cena e ci accorgiamo che il tender è sparito. Piuttosto che pensare ad un furto ci convinciamo che è asceso al cielo, nel paradiso dei gommoni.
“Non di stancare di strappare spine,
di seminare all’acqua e al vento,
la storia non miete a giugno,
non vendemmia a ottobre,
ha una sola stagione,
il tempo.
Scritta su un muro di Ustica da Ignazio Buttitta

giovedì 26 agosto 2010

Giovedì Ventisei Agosto Duemiladieci
Posizione 38°42’50’’N  13°12’03’’E
Parto con rotta 11° verso Ustica. Delle 33 miglia, in barba alle previsioni che davano vento forza 1, filiamo per cinque ore ad una media di 5 nodi in una splendida bolina. Le ultime miglia a motore ma và bene così, ricarico un po’ le batterie. Ustica è molto bella, un’Isola con la I maiuscola, acqua e terra anno un colore molto vero, forte, intenso. Come mi ha citato Elena “Caminante no hay camino se hace camino al andar” o meglio “Caminante no hay camino solo estrellas en la mar” di Antonio Machado.

mercoledì 25 agosto 2010

Mercoledì Venticinque Agosto Duemiladieci
Posizione 38°07’88’’N  13°22’94’’E
Oggi ho deciso di far rotta per Ustica e riprendere finalmente il viaggio, sono circa 55 miglia da trapani rotta 52°. Ma dopo aver doppiato il Capo San Vito vista l’assenza di vento favorevole decido di fare un bordo per una baia a terrasini dove sono già stato bene. 15 miglia e siamo li. Elena è una persona tranquilla, meno male.

martedì 24 agosto 2010

Martedì Ventiquattro Agosto Duemiladieci

Posizione 38°0’76’’N  12°3048’’E
Passo la giornata a Trapani facendo piccole commissioni, visitandola. Domani mi raggiungerà Elena una viaggiatrice conosciuta su “Amici della Vela”.
La sera ceno in un chiosco dietro la capitaneria.
Mangio superbamente una Zuppa di cozze alle mandorle, dei frutti di mare vivi, spaghetti con gamberi e padelle.

lunedì 23 agosto 2010

Lunedì Ventitrè  Agosto Duemiladieci
Posizione 38°0’76’’N  12°3048’’E
Dopo alcuni giorni passati a navigare Tra Favignana, Levanzo e Marettimo (stavo per diventare un sedentario) decido di riprendere il viaggio. Devo prima passare per Trapani dove devo fare rifornimento d’acqua e di carburante, la cambusa e magari concedermi una cena a terra. Arrivo a Trapani dopo una bella navigazione in bolina e scopro una città molto bella, solare, cordiale, piena di storia. La sera mangio due arancini ed è come se mi fosse esplosa una bomba nello stomaco, cammino per ore e questo non è male….

lunedì 16 agosto 2010


Lunedì Sedici  Agosto Duemiladieci
Posizione 37°55’11’’N  12°20’18’’E
Mi sposto a sud di Favignana per ridossarmi meglio dal NE che soffia, mi aspetta una notte tranquilla. Sono felice di quello che stò riuscendo a fare, navigare da solo dopo pochissima “esperienza”, Navigare nel mare della mia solitudine ed uscirne indenne, avvistare bellissime Sirene e decidere di passare al largo dalle loro tentazioni.


domenica 15 agosto 2010

Domenica Quindici  Agosto Duemiladieci
Posizione 37°59’20’’N  12°20’46’’E
Parto da San Vito lo Capo per Levanzo alle 10,50, rotta 240° e 21 miglia da percorrere. Decido di fare rotta verso Nord per evitare i frangenti che si rompono con forza sulla secca a Nord del faro. Dopo circa due miglia viro a sx e con un’andatura al Gran Lasco riesco ad andare per 230° a 7 nodi di velocità. Dopo un’oretta il vento gira e passo ad un’andatura di bolina stretta, il vento rinforza e sono costretto a prendere due mani di terzaroli e a ridurre il Genoa. Nonostante tutto filiamo a 6,5 nodi. Non potendo fare rotta per 240° (il vento viene da SW e stà girando per WSW) sono costretto a fare bordi per 195° e 285°, ne faccio diversi anche perché la terraferma è ad appena due/tre miglia).
E’ bello navigare, sentire le onde sollevare lo scafo quasi come a volerlo accompagnare nel suo percorso, vedere la scia di Amorgos disegnata nel mare che piano piano scompare, fissare un punto all’orizzonte come se finalmente lì posso trovare….. nient’altro che un nuovo orizzonte da raggiungere.
Scendo a terra per mangiare all’ Albergo Ristorante “Paradiso”, la vista è paradisiaca come pure il cous cous di pesce.

sabato 14 agosto 2010

Sabato Quattordici  Agosto Duemiladieci
Posizione 38°10’78’’N  12°44’13’’E
Decido di salpare e fare rotta verso San Vito lo Capo in modo da avvicinarmi alle Egadi, la mia rotta è per 277° e devo percorrere circa 15 miglia. Come sempre più spesso stà succedendo le previsioni non sono esattissime e mi ritrovo con un’andatura di bolina larga mura a sx, vento che và rinforzando che mi costringe via via a ridurre il genoa fino ad avere la superfice di una trinchetta e a prendere due mani di terzaroli filando nonostante tutto a 7 nodi. Le onde inizialmente di mezzo metro incominciano a crescere fino a circa 2 metri quando sono al centro del golfo di Castellamare.
Oggi mi sono sentito orgoglioso per come, giorno dopo giorno, aumento la padronanza di Amorgos e la conoscenza del mare e dei suoi venti, ho avuto stima di mè rinunciando ad una compagnia che, forse piacevole, mi avrebbe ricordato e fatto rivivere lati di me che non voglio più che mi appartengano.
Arrivo a San Vito lo Capo intorno alle 18 e, le previsioni davano un S forza 5 perfetto per la baia dove ero, il vento soffia da N-NE forza 4/5 facendo crescere velocemente un’onda molto formata. Ballo tutta la notte.

venerdì 13 agosto 2010

Venerdi Tredici  Agosto Duemiladieci
Posizione 38°07’88’’N  13°22’94’’E
Dopo aver riaccompagnato Andrea a Formia (in meno di 24 ore prendo il traghetto per napoli, un treno per formia, un treno per napoli, il bus per l’aeroporto di Capodichino, l’aereo per Punta raisi, il treno per Palermo, il bus per il porto….) passo una serata a Palermo in compagnia di Fabio e di suoi amici e parto per W. Bella veleggiata di circa 5 ore e dò fondo in una bella baia dopo Terrasini dove, al tramonto rimango l’unica barca. Mi si è rotta la chiave d’arresto della presa a mare del lavandino della cucina ma dato il giorno particolare decido di rimandare a domani la sostituzione delle valvola a sfera (non è vero ma ci credo……).
Sono diversi giorni che mi domando il perché, quando sono a formia, vengono a galla dei comportamenti che non voglio che mi appartengano più, trovo le risposte ma non il rimedio definitivo. Forse solo il tempo potrà aiutarmi. E’ inutile pensare di trovare la felicità, la serenità al di fuori di mè, dura poco. Bisogna che continuo sulla strada della ricerca della felicità all’interno di mè.

“… Ma credo che, a poco a poco, possiamo operare cambiamenti positivi.
Ogni giorno, quando ci alziamo, cerchiamo di orientare bene i nostri intenti, pensando: Vivrò questa giornata in maniera più positiva. Non devo sprecarla.”
 Dalai Lama

“Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.”
 Dalai Lama
Ho comprato tre libri oggi, Il Conte di Montecristo per una bella rilettura, L’Atlantico senza riparo di Alessandro Di Benedetto, Una ballata del mare salato con Corto Maltese che uniti ai due di Conrad (Tifone e Nostromo) vanno ad arricchire la mia biblioteca di bordo.

lunedì 9 agosto 2010

Lunedì  Nove  Agosto Duemiladieci
Posizione 38°02’40’’N  14°2’40’’E
Sveglia alle 7 di e subito mi adopero per risolvere l’ennesima rottura del perno dell’elica del fuoribordo. Alle nove dopo aver fatto colazione con Andrea decido di partire per fare 4 miglia ad Ovest di Cefalù per fare una sosta in rada, bagnetto e poi decidere se partire per Palermo.
Appena dato fonda a circa trecento metri dalla spiaggia vedo avvicinarsi a nuoto una persona, Andrea era in acqua è un po’ timoroso al suo avvicinarsi si accost alla barca. Arrivata a pochi metri dalla barca si leva la maschera e ci saluta. In pochi minuti, chiedendoci di portarla a fare una veleggiata e di fronte alla mia perplessità, ci racconta la sua vita e quella della sua famiglia, per cercare di convincermi mi offre del denaro, mi parla dei suoi figli, del lavoro di suo marito e poi, forse lì ha iniziato a convincermi mi dice di chiamarsi Provvidenza e mi offre un invito a pranzo da loro (abitano a pochi metri dalla spiaggia dove avevo dato fonda) con le mitiche Panelle Siciliane. Accetto e viviamo una giornata praticamente in stile Siciliano con tanto di Zie e Vicini…
Alle 19, vista l’ora, decido di tornare in rada a Cefalù e loro alle 22 ci vengono a prendere per mostrarci gli angoli più belli di Cefalù, con tanto di granita e foto ricordo sulla scalinata del Duomo….
Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice. (Jean-Claude Izzo)

domenica 8 agosto 2010

Domenica  Otto Agosto Duemiladieci
Posizione 38°09’88’’N  14°45’53’’E
Mi sveglio la mattina alle 4, un po’ perché avevo deciso di svegliarmi presto per fare le 36 miglia che mi separano da Cefalù un po’ per colpa della risacca. Navigo a motore fino alle 7 di mattina, poi si alza una brezza di terra che, con andatura al traverso mi spinge per un’oretta a 7 noi di velocità. E’ sempre piacevole nagigare da solo, nonostante i lunghi tempi l’effetto che ha su di mè è di svuotarmi la mente da tutti i pensieri di qualsivoglia tipo, Terapia del Mare…
Arrivo a Cefalù intorno alle 11 è do fondo nella baia a sx del porto Presidiano, molto suggestivo, l’acqua è attraversata da correnti fredde a causa della foce del fiume (che dà da bere a tutta Cefalù).
Alle sei scendo a terra con Andrea per visitarla e ceniamo alla tavernetta, ottimo cibo per 57 euro e ancora una volta la sera a tavola con Andrea facciamo bei discorsi.

sabato 7 agosto 2010

Sabato  Sette Agosto
Posizione 38°09’25’’N  15°45’57’’E
La mattina facciamo il bagno in spiaggia a Portorosa con cavalloni di un paio di metri. Dopo pranzo decido di partire per Capo d’Orlando dove arrivo al tramonto. Scendiamo a terra per cenare da Matteo, buon cibo 47 euro in due.

venerdì 6 agosto 2010

Dal venti Luglio al Sette Agosto Duemiladieci


Amorgos,
40°51'44''N 14°34'31''E 
Diario di Bordo Venti Luglio Duemiladieci ore 11,26: In rada a Capri... non sono sceso a terra ma da mare l'isola è veramente incantata, stasera poi il tramonto aveva dei colori magici, ha colorato il mare di un rosa delizioso. Ieri sono stato in porto a Castel Dell'Ovo a Napoli, altro posto che da mare mi riempie di emozioni positive, sono sceso a terra ed ho comprato del pesce al Cavone, uno spettacolo di colori e di voci, il tutto a prezzi incredibilmente bassi. Poi a piazza mercato sono riuscito a trovare un'amaca che ho steso tra l'albero di prua e il genoa a prua, fantastico.... Occuparmi di queste piccole cose, di risolvere piccole faccende quotidiane, all'apparenza insignificanti, mi fà sentire bene, e poi il mare, giorni interi senza toccare terra, mi aiuta a ritrovarmi ed a ritrovare le persone a me care....

Amorgos, 
40°42'15''N 13°53'58''E 
Diario di Bordo Diciasette Luglio Duemiladieci ore 11,26: 
In rada a Sant'angelo (Ischia) da ieri, il posto è molto bello ma troppe barche sono intorno a me. Il desiderio di iniziare a dare fondo in rade deserte è sempre più forte. Alzare la testa ed ammirare le stelle, così vicine e allo stesso tempo lontane ed irrangiungibili è un pò come guardare dentro di me.......
Caldo ed assenza di vento anche oggi, aspetto che si alzi il vento per issare le vele ed iniziare a .... guardare le stelle

Amorgos, 
40°48'7''N 13°25'57''E 
Diario di Bordo Quattordici Luglio Duemiladieci ore 21,39: 
Ventotene, ho incontrato Paola a Parata Grande ed ho dovuto immergermi a 7 metri di profondità per recuperarli gli occhialini. Ora il Prof stà preparando un grande spaghetto a vongole. Domani mattina si parte, forse, per Ischia, ...
E' solo un piccolo fatto, ma essermi immerso in apnea fino a 7 metri, io che pensavo che a tre sarei potuto morire..., dimostra ancora una voltà che in alcune situazioni riusciamo a fare cose che non pensavamo essere in grado ....

Amorgos, 
40°48'7''N 13°25'57''E
Diario di Bordo Quattordici Luglio Duemiladieci ore 21,23:
Arrivo a Ventotene, Parata Grande sempre molto emozionante. La sera grande Ricciola alla brace da Benito. Oggi spero di riuscire a caricare un pò di foto. Domani mattina rotta per 91°, ciao A

Amorgos, N 40.89831° EO 12.96358Diario di Bordo Tredici Luglio Duemiladieci ore 21,23:Arrivati ora in rada a Ponza dopo una giornata passata a Punta Mezzogiorno (Palmarola). Ho dovuto razionare l'acqua dato l'elevato consumo dell'equipaggio.......Ora scatta il momento di una mitica Pasta e fagioli molto, ma molto piccante..... l'ideale piatto per una serata estiva..... speriamo che stanotte non dobbiamo pagare gli effetti indesiderati del fagiolo....Domani mattina rotta per 103°.... dove arriveremo?A domani, collegamento permettendo




Venerdì Ventitrè Luglio ore VentieVentinove
Posizione 40°1°55”N, 15°16’52”E

Ieri sera sul lato Nord di Capo Palinuro ho urtato con l’elica del battello uno scoglio rompendo un supporto che unisce l’elica all’albero del motore, mi sono ingegnato e con “una piccola vite” ho fatto una grande riparazione definitiva a carattere provvisoria….
L’altro ieri ero partito da Capri e dopo 33 Miglia di Navigazione ho dato fondo nella Baia di Ogliastro che si trova dopo Punta Licosa, baia molto bella su cui si affaccia un piccolissimo borgo e, più in lontananza, su una piccola collina un paesetto che mi sembrava veramente bello, dovrò tornarci, sbarcare e raggiungerlo….
Dopo la baia di Ogliastro ho raggiunto Acciaroli, bel paesetto, dove una volta sceso a terra ho mangiato dopo tantissimi giorni un po’ di carne.
L’entrata in porto impone molta attenzione per la presenza di due secche, una la secca della vecchia a 350 metri ad E del molo di sovra flutto e l’altra detta del “Generale” a 600 metri a SE della testata del molo. Inoltre c’è una secca all’interno del molo di sovra flutto ed il porto è soggetto a continui insabbiamenti.
A Punta Licosa si estende una secca per quasi un miglio al largo dell’Isola con il Faro.
Domani il meteo prevede Vento teso ed a tratti fresco proveniente da W-WNW, una Lasco Granlasco da fare per la mia Amorgos per 39 miglia rotta 140° così da raggiungere Cetraro.
Il Prof dopo una giornata “faticosissima” si è messo all’opera è stà preparando una pasta con fagioli e salciccia a cui dovrò fare onore aprendo una  bottiglia della riserva del “Comandante”.
Il Cilento è una terra bellissima, ancora non rovinata dall’Uomo, Verde, Incontaminata, a tratti Selvaggia, è bella navigare lungo le sue coste, mi fa pensare che forse non tutto è perduto, che ancora la Terra può essere la nostra madre ed il Mare …. Il grande mistero che è dentro di me….

Domenica Venticinque Luglio, ore Quattordici
Posizione 39°31°36”N, 15°55’22”E

Ieri sono partito da Cala degli Infreschi verso Cetraro. Le revisioni erano sbagliate e le prime tre ore di navigazione un vento moderato da E-ESE con una rotta 141° andando quindi di bolina stretta con continue correzioni di rotta a causa dei salti e dei giri del vento , poi  ha incominciato a soffiare da W prima con un Vento forte e a tratti burrasca. Ho dovuto terzarolare la randa prima con una mano e poi con due e ridurre il Genoa progressivamente a poco più di un fazzoletto (comunque filavamo tra i 7 e gli 8 nodi con picchi di 9) con un’andatura al Gran Lasco e “Mammoni” di 2-3 metri che si infrangevano sullo specchio di poppa!!!!!
Oggi sono in rada a Cetraro riprendendo un po’ di forze e sistemando Amorgos per la partenza di domani, 56 miglia per Stromboli in solitaria…


Martedì Ventisette Luglio ore Diecietrenta
Posizione 38°40°42”N, 15°53’45”E

Ieri mattina sveglia alle 4,30, saluto il Prof che torna a Napoli e salpo per Tropea, 53 miglia da Cetraro. Anche stavolta le previsioni non sono giuste, davano un NE che doveva girare a NNW ma fino alle 10,30 ho avuto S e poi ha girato a W.
Comunque alle 15 sono atterrato a Tropea e dopo aver sistemato Amorgos, fatto il bucato, sono andato in paese dove mi sono goduto uno spettacolare tramonto sulle Eolie.
La signora della libreria, dove ho preso “Nostromo” e “Tifone” di Conrad ni ha consigliato di cenare al Pimm’s ( dopo 53 migla ed una pasta al volo in navigazione me lo meritavo). Ottimo, cipolla di Tropea con gamberetti e bottarga, Spaghetti con fave e baccalà.
L’altro ieri in rada a Cetraro mentre si avvicinava un temporale ho deciso di salpare per rifugiarmi in porto ma il salpancora si è bloccato ed ho dovuto recuperare catena ed ancora a braccia….. non riesco a trovare l’interruttore del verricello per capire se si è staccato.
La solitudine inizia a bussare alla mia porta, devo farla entrare ed esserle se non amico, confidente……
Domani sono indeciso se salpare con rotta verso Scilla o verso Capo Tindari, chi vivrà vedrà…..


Martedì Tre Agosto ore Noveecinquantacinque
Posizione Casa a Formia

Dopo due giorni passati a Tropea decido di fare rotta verso Stomboli. Una bella Navigazione condita da una piacevole sorpresa. Era già accaduto che Il Mulinello “trillasse”,ma erano solo delle buste ma questa volta, mentre ero giù in tinette a mangiare dell’ottimo petto di pollo al pomodorino con erbette (grande magic cooker), era un meraviglioso Tonno, il mio primo tonno.
Sono rimasto a Stromboli due giorni in rada nella baia del moletto di Ficogrande trovando il modo di risolvere il problema al salpancora e sostituendo la girante del motore (la vecchia era completamente ko).
Un tramonto bellissimo come spesso stò vedendo, poi il cielo illuminato dalle stelle, non ne mancava nemmeno una, poi la luna che si alza dal mare e abbraccia la Sciara di fuoco di Stromboli, la mia solitudine con cui inizio a star bene e che mi aiuta a conoscermi un poco di più, un pensiero, e forse non uno solo, all'amore......
Dopo decido di fare rotta per Panarea dove dò fondo a Baia Milazzese, bellissimo il posto ma non fa per me…. Troppe barche, musica disco ad alto volume alle 15, vita mondana, etc
Due notti a Baia Milazzese, che cielo stellato…., e parto per Lipari che circumnavigo ed arrivo a Vulcano, Baia di Levante.
Scendo a terra per fare cambusa e tornato a bordo cucino delle Farfalle alla Nerano (non come quelle fatte dal prof) e percoche al vino.... ora penso che mangerò un pezzettino di cioccolata al peperoncino accompagnata da un bicchiere di Rum della "Nuova Riserva del Comandante. Poi il solito dilemma: Pozzetto a guardare le stelle e sentire buona musica o tender e giù a terra tra le persone?
Scelgo il Pozzetto….
La mattina dopo salpo per Milazzo dove arrivo intorno alle 14 dopo che in navigazione ho perso un tonno enorme perché il mio retino non era abbastanza grande per prenderlo e non avevo un arpione…. Era il suo destino quello di vivere ancora.
Oggi sono a Formia dopo un viaggio in treno notturno dove rimarrò fino a domani sera (scendo a Milazzo con Andrea).
Stò maturando una decisione su cui ragiono da diverso tempo, quella di lasciare casa a Formia ( mi dispiace per il posto bellissimo in cui si trova ma la primavera e l’estate non ci sono mai) e prenderne una a Napoli in modo che quando sono a terra (fisicamente parlando) posso avere relazioni sociali  migliori di quelle che ho a Formia…

Giovedì  Cinque Agosto
Posizione 38°08’13’’N  15°03’50’’E
Partiamo da Milazzo con rotta vero i laghi di Tindari. Durante la navigazione pesco un tonno da circa tre Kg. Arrivo con Andrea intorno alle 17 alla striscia di sabbia che circonda i laghi, Scendiamo a terra con il battello per un aperitivo.
La sera grande tonno con capperi e olive.

Venerdì  Sei Agosto
Posizione 38°08’02’’N  15°06’35’’E
Partiamo dai laghi di Tindari per Andare alla fonda ad est di Capo Calavà. Appena uscito da capo Tindari il mare comincia ad ingrossarsi, si formano onde alte 2-3 metri, a malapena riesco ad avanzare a motore (vento ed onde di faccia). Penso più volte di tornare indietro ma non lo faccio. Una raffica di vento mi gira il gommone con il motore, fatico per riaddrizzarlo. Arrivo a capo Calavà ma raffiche fortissime formano onde anche se siamo ridossati. Decido di dare fonda per salire il gommone e riposarmi ma l’ancora si sgancia e và a fondo. Torno indietro cercando ridosso dietro capo Tindari, navigo con un fazzoleto del mio Genoa con vento in poppa ma filo a 7-8 nodi con onde che si frangono sullo specchio di poppa. Neanche a Capo Tindari stiamo tranquilli, raffiche a 30-35 nodi, cerco riparo a Portorosa.
Ottimo il ristorante la conchiglia, buon cibo, 30 euro in due.